Intervista a Quentin PROTSENKO, dal 2016 a Frayssinet.
Dopo aver ottenuto nel 2012 il mio Master in tecnologie impiantistiche specializzate nella valorizzazione di prodotti ortofrutticoli, ho lavorato durante 3 anni per il sindacato professionale UPJ (Unione di aziende per la protezione di giardini e spazi pubblici) come responsabile per gli affari tecnici e regolatori. Sono stato in grado di sviluppare le mie competenze nelle aree della progettazione normativa e delle relazioni con i responsabili delle decisioni.
Dato che ogni paese ha le sue regole sui fertilizzanti, è giunto il momento che prendo la mia posizione in Frayssinet nel 2016 come responsabile della regolamentazione e della standardizzazione. Soprattutto ora che si gioca il futuro regolamentare dei fertilizzanti organici e dei biostimolanti naturali e quindi la “fluidità” dei loro scambi a livello europeo. La Commissione e il Parlamento sono nel bel mezzo di un dibattito sul futuro regolamento che regolerà tutti i fertilizzanti, delle discussioni in cui posso implicare me stesso con convinzione per difendere una fecondazione organica di qualità basata sull’agronomia, per mezzo di i nostri sindacati nazionali (UNIFA e UPJ) e il gruppo di produttori europeo ECOFI (Consorzio europeo dell’industria dei fertilizzanti a base biologica). Mentre questa fertilizzazione “moderna” deve ovviamente portare un equilibrio di nutrienti per le colture, deve anche tener conto e migliorare in modo sostenibile la vita e le proprietà del suolo se vogliamo garantire un’agricoltura sostenibile e sicura il prima possibile.